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Jazz'Inn - l'innovazione fuori dai luoghi comuni. Si prepara l'edizione 2025.

Entro metà aprile verrà annunciata la location di questa IX edizione con cui continua "il viaggio delle idee" che si tramutano in occasioni concrete di business e di lavoro.


Sono stati presentati lo scorso 26 febbraio in Campidoglio i 59 territori candidatisi ad ospitare la IX edizione di Jazz’Inn, l’evento di open innovation che, diventato itinerante nelle sue ultime edizioni, ha richiamato 500 innovatori a Merano, che ha ospitato l’edizione del 2024.

Jazz’Inn 2025, che si terrà dal 29 settembre al 3 ottobre, inizia dunque a prendere forma, mentre si lavora anche a Jazz’Inn Capitale che verrà ospitato dalla città Roma nel 2026.

«La presentazione in Campidoglio», ci dice Giuseppe De Nicola, direttore generale della Fondazione AmpioRaggio che organizza “il non evento”, come ama definirlo, «mi ha dato la percezione che quello che stiamo facendo con Jazz’Inn venga compreso anche di chi non lo ha vissuto in prima persona e questa, per me, è una delle cose più appaganti».

«Siamo degli anarchici organizzati, mi piace dire», continua De Nicola, «nel senso che alla manifestazione partecipano amministratori pubblici, manager, CEO di grandi aziende che arrivano in una situazione in cui, all’inizio - mi dicono – si chiedono “ma dove sono capitato?”. Questa fase però dura pochissimo perché quando ci si siede ai tavoli di confronto o si ascolta un talk, tutto diventa chiaro. Si libera un’energia unica perché ognuno può partecipare, nel senso di sentirsi parte di qualcosa che sta accadendo, proprio lì, proprio in quel momento.


Giuseppe De Nicola
Giuseppe De Nicola

Ma cosa è Jazz’Inn? Nato per salvare un festival di jazz che aveva bisogno di essere promosso, salvo il venir meno dei fondi stanziati per il suo svolgimento, Jazz’Inn viene presto trasformato in un evento in cui i concerti di musica jazz sono il corollario di una formula innovativa per fare innovazione.

Un evento che, in maniera informale, mette insieme pubblica amministrazione, grandi aziende, professionisti, start up, studenti creando connessioni e liberando spunti ed idee per risolvere esigenze di chi vuole investire per innovare un prodotto, un servizio, un processo.

Merano - sede Jazz'Inn 2024
Merano - sede Jazz'Inn 2024

Da una parte ci sono i “case giver”, aziende, amministrazioni pubbliche e tutti i soggetti che hanno in programma di fare degli investimenti in ambito innovazione e dall’altra ci sono altre aziende, start up, professionisti che partecipano per rispondere alla domanda di innovazione dei case giver, riuniti attorno a tavoli di lavoro. Nel 2024, sono stati 60 i tavoli di lavoro che hanno restituito idee e soluzioni a 61 case giver provenienti da tutta Italia.

«Quello che caratterizza Jazz’Inn», spiega De Nicola, «è innanzitutto il clima che si crea tra persone molto diverse, a partire dal fatto che tutti si chiamano per nome dandosi del tu, senza che questo metta in discussione professionalità o capacità. E’ un modello, il nostro, peculiare in cui ai tavoli attorno ai quali vengono presentate le idee si creano rapporti umani, spesso amicizie, facilitate da un contesto rilassato. La pausa pranzo, ad esempio, è volutamente dilatata per consentire ai partecipanti, che spesso si alzano dai tavoli di lavoro desiderosi di continuare i loro confronti, di poter parlare anche oltre il momento “istituzionale”. L’interazione tra i partecipanti diventa così più naturale e consente scambi utili, a chi si approccia con mente aperta a questa esperienza, anche durante i concerti di musica jazz che si tengono nelle serate di Jazz’Inn e durante le “empathy walks” tra le bellezze del territorio ospitante».

Un evento che mette in relazione idee innovative, industria, servizi, settore pubblico e territorio, aree e città con non più di 100.000 abitanti, che dunque valorizza quei piccoli borghi che sono uno dei tesori del nostro Paese, «per fare innovazione “fuori dai luoghi comuni” dimostrando che non esistono periferie», aggiunge De Nicola. «Incontri e relazioni che, nonostante la formula “easy” della manifestazione», continua, « non si limitano ad essere passerelle per dare visibilità ma generano valore vero. L’edizione 2024, ha sviluppato una ricaduta del valore di oltre 90milioni euro.


La nostra attività come Fondazione non si esaurisce con Jazz’Inn ma lavoriamo durante tutto il corso dell’anno ad un ecosistema che cresce, organizzando laboratori verticali sui territori per facilitare i rapporto tra amministrazioni e comunità, organizzando webinart – acronimo di WE Boost INnovation And Remain Together e tante altre attività».

Nei prossimi giorni si aprirà la call per i case giver mentre avanza il processo di selezione della sede di Jazz’Inn 2025, che verrà annunciata a Salerno il prossimo 15 aprile.

Il docu-film, intitolato "Il viaggio delle idee", andato in onda su Rai Italia ed ora disponibile su RaiPlay, testimonia la potenza dell'idea fondante di Jazz'Inn.

 



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