Lavoro agile - l'esperienza di Agile Nomads
- Valentina Tafuri - https://www.linkedin.com/in/va
- 17 feb
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 18 feb
Il tema del work-life balance è sempre più al centro delle strategie che le aziende mettono in atto per attirare e trattenere le persone all'interno della loro organizzazione.
La pandemia ha fatto da spartiacque creando una nuova consapevolezza, prima nelle persone e di riflesso nelle aziende, dell'importanza di coniugare vita privata e lavoro.
Il benessere, le possibilità di crescita personale vengono oggi valutate dai candidati al pari del trattamento economico e dei benefit che un'azienda può offrire.
Queste opportunità rappresentano, non solo per le persone ma per l'organizzazione aziendale stessa, opportunità di crescita e miglioramento perchè favoriscono l'attaccamento ai valori che l'azienda esprime.
In questo contesto, si colloca l'esperienza di Agile Lab, azienda operante nel settore di tecnologie come Big Data analytics, ingegnerizzazione del dato, machine learning, intelligenza artificiale e data mesh e che fornisce servizi di consulenza per progetti data-driven, sviluppo di soluzioni verticali e servizi di gestione di infrastrutture, oltre ad aver sviluppato una propria piattaforma di data product lifecycle management, witboost, che i clienti possono utilizzare per singoli moduli per specifiche necessità o che possono integrare con altri sistemi già in uso.

Il tema del nomadismo digitale e delle persone che decidono di fare del mondo la loro casa, lavorando da remoto in qualsiasi posto si trovino e spostandosi per fare esperienze nuove e conoscere luoghi e persone anche molto distanti, continuando a lavorare per la medesima azienda, rientra in questo concetto Agile Nomads, il programma di Agile Lab per i suoi professionisti.
C'è chi ha iniziato subito dopo il Covid, come Angelo Sparapano: «Agile Nomads rappresenta per me il punto più alto della mia esperienza in Agile Lab. Entrato in azienda durante il Covid, con gli uffici chiusi, non ho mai avuto l'opportunità di conoscere davvero le persone dietro le icone di Teams. Certo, le videochiamate c’erano, ma mancava quel legame autentico con i colleghi.
La mia prima esperienza a Fuerteventura nel 2021 ha completamente cambiato il mio modo di vivere il lavoro quotidiano. Condividere dubbi e discussioni tecniche non solo in ufficio, ma anche in riva al mare o davanti a una cervecita, è qualcosa di impagabile.
Ma la cosa più bella è che i legami nati durante il Nomads non si sono esauriti con l’esperienza. Con alcuni colleghi ho partecipato a conferenze nei mesi successivi, con altri ci ritroviamo sporadicamente in call per ricordare quei momenti, e con altri ancora siamo rimasti in contatto anche dopo che hanno lasciato Agile. Il Nomads non è solo un’esperienza di lavoro all’estero: è una rete di connessioni che dura nel tempo».
Grazie a questo programma, le persone che lavorano in Agile Lab infatti possono sperimentare un'esperienza di lavoro e personale unica.
Ogni anno viene selezionata una destinazione speciale, solitamente le Isole Canarie, dove possono trasferirsi per un periodo lavorando da remoto in cui le relazioni con gli altri componenti del team si rafforzano perchè sono più dirette e spontanee. I costi di alloggio, coworking e assicurazione sono a carico dell’azienda, mentre solo le spese di viaggio e le attività extra rimangono a discrezione dei partecipanti, che possono così personalizzare al massimo quest'esperienza, che per loro rappresenta un'occasione di crescita sia personale che professionale.
«Agile Nomads è lo spazio in cui l’azienda offre ai propri dipendenti l’opportunità di riscoprire e rafforzare i valori culturali di Agile Lab. Un ambiente in cui le urgenze quotidiane dei progetti lasciano il posto alla creatività, permettendo di affrontare sfide più profonde e strategiche.
Lavorare fianco a fianco con persone provenienti da contesti diversi, ma unite dalla stessa visione, è per me il più grande motivo di orgoglio che un’azienda possa offrire», commenta Peppo Lorusso.
Il rafforzamento delle soft skills, insieme ad un'esperienza che davvero riesce a coniugare vita lavorativa e vita privata, hanno decretato il successo di questa iniziativa che infatti è arrivata alla sua quarta edizione nel 2024.
«Partecipare all’Agile Nomads da 4 anni e contribuire alla sua organizzazione da 3, insieme a Marica, Ale e Manuel, è un'esperienza unica e stimolante. Ogni anno, metterla in piedi è una bella sfida. Pur ricoprendo il ruolo di Data Engineer in Agile Lab, un ambito che apparentemente poco ha a che fare con l’organizzazione di iniziative come questa, sono super felice di essere uno degli Agile Nomads Coordinators. Contribuire a preservare e alimentare in Agile Lab il perfetto equilibrio tra competenze tecniche e una straordinaria attenzione alle persone che ne fanno parte è un grande privilegio. Rafforzare i legami tra le persone, prima ancora che tra i dipendenti, favorendo al contempo lo scambio culturale e tecnico, è per me uno dei compiti più sfidanti e gratificanti della mia carriera», conclude Mario Ferrulli.
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